La Svizzera ha bisogno di proteggere più efficacemente i giovani dai rischi dei media.

15.07.2019 – Presa di posizione per l’avamprogetto della Legge federale sulla protezione dei minori nel settore dei film e nel settore dei videogiochi (LPMFV).

Pro Juventute, la più grande organizzazione svizzera per l'infanzia e la gioventù, chiede da sempre che la protezione dei giovani dai rischi dei media sia resa più efficace tramite l’istituzione di un quadro legislativo e la prevenzione. Pro Juventute è in gran parte d’accordo con l’orientamento dell’avamprogetto, nel quale però non si presta la debita attenzione alla prevenzione e al coinvolgimento delle organizzazioni che si impegnano per i bambini e per i giovani.

Perché è necessaria una nuova legge?

Oggi è impossibile immaginare il mondo dei giovani senza l’uso quotidiano dei media digitali, ormai molto importanti anche nell’organizzazione del tempo libero. Film e videogiochi vengono diffusi e utilizzati tramite i più diversi canali mediaci. Questo sviluppo comporta nuove sfide per ciò che riguarda il supporto e la protezione dei bambini.

Per questo motivo, nel maggio 2015, il Consiglio federale ha pubblicato un rapporto esteso, con un’analisi della necessità d’intervento, sull’attuale situazione, in Svizzera, della protezione dei bambini e dei giovani dai rischi dei media. Dal rapporto emerge che l'odierna regolamentazione in materia di protezione dei minori è molto frammentaria ed eterogenea, poiché la tutela dei giovani è per la maggior parte di competenza dei cantoni. Questo significa che la protezione dei minori da contenuti inadeguati non è legalmente garantita. Se è vero che le iniziative settoriali stabiliscono misure di protezione dei minori (es.: le direttive PEGI per i videogiochi), d’altro canto esse non sono vincolanti per tutti gli attori del mercato e, di conseguenza, presentano problemi sul piano esecutivo. Inoltre, si aggiungono le difficoltà in considerazione del contesto globale di Internet e dell’internazionalità del mercato[1]. Per colmare le lacune della regolamentazione, il Consiglio federale ha presentato un avamprogetto della Legge federale sulla protezione dei minori nel settore dei film e nel settore dei videogiochi.

Che cosa si prefigge la nuova legge?

Scopo del progetto di legge è proteggere i minori dai contenuti dei film e dei videogiochi che potrebbero nuocere al loro sviluppo fisico, intellettuale, psichico, morale o sociale. La nuova normativa prevede di colmare le lacune e i punti deboli della regolamentazione e di consolidare a livello legislativo, nonché di controllare a livello statale, gli sforzi attualmente compiuti per l’autoregolamentazione da parte dei settori dei videogiochi e dei film.

La novità è che gli organizzatori di eventi pubblici, i fornitori di film e videogiochi su supporto audiovisivo e di servizi a richiesta saranno obbligati a indicare l’età minima e a controllare l’età. Inoltre, i contenuti dei film e dei videogiochi dovranno essere esplicitati tramite descrittori di contenuto (indicazioni sui contenuti, ad es.: sesso, droga, gioco, violenza).

Queste misure saranno attuate secondo il principio della coregolamentazione. Ciò significa che i sistemi di classificazione in base all’età e le regole per l’indicazione dell’età minima e per il controllo dell’età potranno essere sviluppati dagli operatori del settore dei film e di quello dei videogiochi. A tal fine, ciascuno di loro potrà associarsi in un’organizzazione per la protezione dei minori ed elaborare una regolamentazione in materia di protezione dei minori. Il Consiglio federale potrà dichiararla vincolante per tutti gli operatori. Le regolamentazioni in materia di protezione dei minori dovranno soddisfare determinati requisiti minimi (sistema di classificazione uniforme, istituzione di uno sportello per la protezione dei minori), che saranno fissati per legge.

Per il settore dei servizi a richiesta e di quelli di piattaforma (es.: Netflix, Youtube, Amazon) è previsto un coordinamento con la regolamentazione dell’Unione europea. In analogia con la direttiva dell’Unione europea sui servizi di media audiovisivi (direttiva SMA), i servizi a richiesta aventi sede in Svizzera dovranno munirsi di sistemi di controllo dell’età, nonché di sistemi di controllo parentale. Anche i fornitori di servizi di piattaforma dovranno implementare almeno un sistema di controllo dell’età. Inoltre, dovrà essere sviluppato un sistema di segnalazione di contenuti non adatti ai minori.

Pro Juventute è d’accordo con l’orientamento dell’avamprogetto, ma chiede che siano apportati i miglioramenti descritti di seguito.

Comitato tecnico per l’elaborazione di normative per la protezione dei minori

Pro Juventute accoglie con favore la misura di coregolamentazione e la considera efficace per la protezione dei minori, ma, ai fini dell’elaborazione e dell’emanazione della regolamentazione in materia di protezione dei minori, ritiene indispensabile, da parte degli operatori del settore dei film e di quello dei videogiochi, l’istituzione di un comitato tecnico con rappresentanti delle organizzazioni che si adoperano a favore dei bambini e dei giovani della Svizzera.

Il supporto professionale e la rappresentanza degli interessi del gruppo target principale coinvolto nella legge sulla protezione dei giovani aumenteranno la credibilità e l’efficacia della regolamentazione in materia di protezione dei giovani e ridurranno la rappresentanza unilaterale degli interessi dei singoli settori.

Sportello per la protezione dei minori in collaborazione con le organizzazioni per la gioventù

Pro Juventute ritiene che lo sportello per la protezione dei giovani, che dovrà occuparsi delle contestazioni e delle richieste in materia di protezione dei giovani per quanto riguarda i film e i videogiochi, svolga un’importante funzione. Dal punto di vista della prevenzione e della promozione della competenza mediatica, è però ragionevole trattare non solamente le contestazioni e le richieste in materia di protezione dei giovani, ma, quando necessario, anche consigliare le persone in merito a questioni riguardanti la trasmissione e la promozione della competenza mediatica (prevenzione). A questo scopo, una soluzione pragmatica sarebbe un triage alle organizzazioni che dispongono già delle strutture e delle offerte necessarie.

Una tutela dei giovani più efficace tramite la regolamentazione e la prevenzione

Nonostante la nuova base giuridica, l'indicazione del limite minimo d'età, i controlli dell’età e i descrittori dei contenuti non saranno comunque sufficienti per garantire la totale protezione dei bambini e dei giovani che navigano in Internet. Ciò è dovuto principalmente al fatto che i requisiti legali per i servizi a richiesta e di piattaforma per film e videogiochi diffusi a livello internazionale (es.: Youtube, Netflix, Amazon, ..) saranno applicabili solo in misura molto limitata.

Inoltre, fa parte dello sviluppo dei bambini e dei giovani consumare su Internet contenuti non destinati alla loro età, per curiosità, per fare qualcosa di proibito con un «clic» o addirittura per la pressione del gruppo.

Sulla base di questa posizione di partenza, riconosciuta anche nel rapporto esplicativo dell’avamprogetto, Pro Juventute non si capacita del fatto che, in ambito dell'avamprogetto di legge, sia stato tralasciato l’aspetto della prevenzione. Se è vero che il limite minimo d’età uniformato a livello nazionale costituisce un importante strumento d’orientamento per i tutori e che i controlli dell’età sono un potenziale meccanismo di protezione, è anche vero che questi mezzi non sono sufficienti per aiutare genitori e bambini a gestire in modo competente le opportunità e i rischi in Internet. Tenendo conto dell’art. 67 della Costituzione svizzera, la prevenzione, quindi la promozione della competenza mediatica, dovrebbe assumere un peso significativamente maggiore. Perciò, Pro Juventute chiede l’integrazione dell’approccio preventivo nell’avamprogetto, lo sviluppo del programma nazionale per la promozione e la competenza mediatica e la disponibilità di sufficienti fondi pubblici per lo sviluppo e l'attuazione di offerte di prevenzione.  Per tutelare i giovani in modo più efficace sono necessarie norme di protezione e una forte prevenzione.

18.06.2019,
Simone Brunner, Caporeparto Formazione & Informazione 
simone.brunner(at)projuventute.ch


[1] L’analisi approfondita della situazione è contenuta nel rapporto esplicativo dell’LPMFV a pagina 18 ff. Il rapporto è scaricabile dal sito https://www.newsd.admin.ch/newsd/message/attachments/56137.pdf

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Pro Juventute sostiene i bambini e i giovani, insieme ai loro genitori, nel percorso che li porta a diventare persone responsabili verso se stessi e la società. Con la sua vasta offerta di servizi, la fondazione aiuta in maniera diretta ed efficace. Inoltre, propone servizi interessanti e ben frequentati come la Consulenza + aiuto 147 e la Consulenza per genitori. Ogni anno sono oltre 265‘000 i bambini e giovani e circa 100‘000 genitori in Svizzera che approfittano di queste offerte.

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