Sessione invernale 2021: Raccomandazioni al Consiglio nazionale

Nella sessione invernale, il Consiglio Nazionale sta discutendo due questioni importanti per la promozione e la protezione dei bambini e dei giovani. Le posizioni e le raccomandazioni di Pro Juventute sono le seguenti.
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Parlamentsgebäude_Nationalratsaal
© Servizi del Parlamento, Berna

Iniziativa parlamentare di Nadine Masshardt (21.429) «L’educazione civica è una questione di interesse pubblico» 

Deliberazione il 29 novembre o in un secondo momento durante la sessione / Curia Vista

Pro Juventute sostiene da tempo un coinvolgimento più attivo dei giovani nelle decisioni politiche. Questo deve essere accompagnato da un'intensa azione a favore dell’educazione civica, specialmente per gli studenti delle scuole professionali. 

  • Pro Juventute raccomanda di sostenere l’iniziativa parlamentare.   

Motivazione:

La partecipazione precoce è un mezzo efficace per motivare e responsabilizzare i giovani ad assumersi responsabilità politiche. Chi ha voce in capitolo nel processo decisionale può familiarizzare con le regole politiche, occuparsi di più delle questioni politiche e pensare insieme alla società. Ecco perché Pro Juventute sostiene anche l’abbassamento dell’età di voto. Ma una cosa è chiara: un’estensione dei diritti politici per i giovani richiede un’intensa azione a favore dell’educazione civica. Solo con una solida educazione civica aumenta l’interesse per la politica e con essa la probabilità che i giovani partecipino attivamente agli eventi politici. Ciò richiede non solo un incremento delle opportunità educative che promuovano i valori democratici e la competenza politica, ma soprattutto maggiori risorse per l’educazione civica nelle scuole e anche in quelle professionali.

Iniziativa parlamentare di Viola Amherd (18.434) «Rendere finalmente perseguibile l’adescamento in rete di minorenni» 

Deliberazione il 17 dicembre in Consiglio nazionale / Curia Vista

L’iniziativa parlamentare offre l’opportunità di colmare le lacune, già note, nella legge e di aiutare a proteggere meglio i bambini e i giovani dalle aggressioni sessuali degli adulti anche online. Pertanto, le chiediamo di approvare la proroga della scadenza dell’iniziativa.

  • Pro Juventute raccomanda di approvare la proroga della scadenza. 

Motivazione:

L’adescamento in rete è molto diffuso: il cybergrooming è in costante aumento, come dimostrano le cifre dell’attuale studio JAMES ma anche il numero di richieste di informazioni su questo argomento sui nostri canali di consulenza 147.ch.  

Il diritto penale vigente in materia di reati sessuali non rende giustizia alla realtà digitale: di base diversi reati di cybergrooming sono già oggi coperti, ma non completamente. L’adescamento in rete non deve diventare un reato punibile solo dopo l’incontro o nell’atto di recarsi all’incontro, ma deve iniziare prima e deve già includere gli atti preparatori, ad esempio nelle chat a sfondo sessuale, in cui si vuole organizzare un incontro. A peggiorare le cose, l’attuale disegno a protezione dei bambini e dei giovani non rende giustizia: i trasgressori spesso non vengono consegnati alla giustizia. I giovani in particolare spesso non sanno cosa è punibile e cosa no. A questo si aggiunge la vergogna. Solo una qualificazione di questi reati come reati ufficiali per i bambini e i giovani al di sotto dei 16 anni cambierebbe la situazione.  

E ancora: sono necessarie risorse aggiuntive per la prevenzione e la consulenza: Quanto meglio i bambini e i giovani conoscono i pericoli e i rischi di internet, tanto meglio possono proteggersi dall’adescamento in rete. Ciò richiede un’espansione mirata dei servizi di consulenza e prevenzione per i bambini e i giovani, ma anche una sensibilizzazione dei genitori e degli insegnanti. Se il bambino è comunque colpito da cybergrooming, è importante rafforzare la sua capacità di reagire. Ciò richiede servizi di consulenza ben noti e a bassa soglia per bambini, giovani e genitori (ad es. il 147, via telefono, chat, email o SMS). 

 

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