Scuola & istruzione

Ingresso nel mondo del lavoro: come i genitori possono sostenere i giovani

Trovare un posto di apprendistato è solo il primo passo per entrare nel mondo del lavoro. È altrettanto importante completare l’apprendistato e poi trovare un impiego. Ci si ritrova a dover prendere delle decisioni che saranno determinanti per la propria vita e se l’ingresso nel mondo del lavoro non dovesse riuscire come desiderato, ciò potrebbe generare stress e frustrazione. In qualità di interlocutori di fiducia per i giovani, i genitori assumono il ruolo più importante stimolando, informando, incoraggiando e sostenendo la loro prole.
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Madre e figlia discutono sulla scelta di una possibile professione; i genitori sono di grande sostegno in questo processo.

Autor: Dr. Markus Dieth
Fachpsychologe für Laufbahn- und Personalpsychologie FSP

Ma nella pratica spesso le cose vanno diversamente. Molti genitori indirizzano i giovani impartendo ordini e facendo richieste, di conseguenza i giovani reagiscono fingendo di non sentire. Ciò che rimane sono sostenitori inermi e un senso di frustrazione da entrambe le parti. Al contrario, uno stile educativo che non prevede richieste di alcun tipo e non offre sostegno emotivo ai figli, provoca maggiori conflitti familiari. Quindi tutto dipende dal rapporto che esiste tra figli e genitori. L’ingresso nella vita lavorativa è un periodo di transizione che richiede alcuni cambiamenti da parte di tutti i membri della famiglia. Non è raro che i genitori non riescano a cambiare per tempo il modo di rapportarsi con gli adolescenti per consentire a questi ultimi di acquisire maggiore autonomia nonostante la loro dipendenza.

La scelta della professione come questione familiare

Per i giovani la scelta della professione e della formazione è un tema centrale durante la scuola media. Poiché la scelta della formazione dopo la scuola dell’obbligo è una parte importante del processo di sviluppo della loro identità, devono avere la possibilità di compierla in modo autonomo. Nonostante le offerte di supporto professionale, molti giovani non sanno ancora cosa vogliono diventare. A quest’età la maggior parte dei giovani non si rende ancora conto di quanto sia importante la scelta della professione. L’esperienza ci insegna che i consigli e il sostegno dei genitori sono importanti, anche se la mamma e il papà già da molto tempo non hanno più voce in capitolo in altri ambiti della vita. Una buona parte della scelta della professione inizia quindi in famiglia. L’esperienza dimostra che i candidati che hanno genitori che li sostengono, hanno maggiori possibilità di ottenere un posto di apprendistato.

La cosa più importante che i genitori possono dare ai loro figli in questa fase è il tempo: il tempo di parlare di idee e desideri.  Il tempo di scoprire gli interessi e di raccontare le proprie esperienze. In questo processo di confronto con i punti di forza e i punti deboli, gli interessi e le possibilità, i genitori dovrebbero assumere un ruolo attivo e di sostegno. Ma attenzione: è vostro figlio o vostra figlia che deve essere ambizioso, e non voi genitori!  Per scegliere la professione adeguata sono necessarie anche informazioni su se stessi e sul mondo professionale. Ciò richiede il sostegno dei genitori: da una parte, essi hanno idee precise su quali professioni si addicono di più ai loro figli.  Dall’altra danno loro un’idea dei processi, delle regole e dei contenuti del mondo del lavoro, parlando della propria attività e fungendo da esempio con il proprio profilo professionale.

Alcuni consigli su cosa fare se, nonostante tutti gli sforzi, non si riesce a trovare un posto di apprendistato, sono riportati nel nostro articolo «Ricerca di un posto di apprendistatoj»

La presenza dei genitori durante l’apprendistato

Anche senza volerlo, i genitori influenzano il periodo di apprendistato dei loro figli. Per loro è l’ultimo grande compito prima che la loro prole diventi più indipendente. In questa fase, prima che il figlio o la figlia tagli completamente il cordone ombelicale, la tensione in molte famiglie aumenta ancora una volta. Le reciproche aspettative vengono a galla, inoltre il periodo di prova comporta molte nuove impressioni ed esperienze, che non sono sempre positive. Spesso i giovani cambiano anche la loro cerchia di amici, perché ora si muovono in un nuovo ambiente – quello aziendale e della scuola professionale.

Nel corso dell’apprendistato si verificano inevitabilmente fasi di demotivazione e di insoddisfazione e non sono rare le interruzioni dell’apprendistato. In tali situazioni, è consigliabile che i genitori incoraggino i propri figli e, se necessario, collaborino con i responsabili della formazione professionale dell’azienda formatrice. È importante, però, che la responsabilità rimanga dei giovani e che si indichino loro le conseguenze. Le crisi li faranno maturare e la ricerca autonoma di possibili soluzioni rafforzerà la fiducia in loro stessi. Anche davanti agli esami finali di apprendistato, i giovani hanno spesso bisogno dell’incoraggiamento e del sostegno dei genitori, anche se questo li imbarazza.

Supporto durante l’ingresso nella vita lavorativa

Se al termine dell’apprendistato il giovane non può continuare a lavorare nell’azienda, i genitori si trovano di fronte a una nuova sfida. Senza un lavoro, vostra figlia o vostro figlio non potranno permettersi di andare a vivere da soli, finanziare le vacanze o prendere la patente. Partecipazione e integrazione sono strettamente legate al lavoro. È importante trovare rapidamente una soluzione post-apprendistato, poiché già dopo poco tempo, senza una regolare struttura lavorativa, si rischia di perdere le proprie competenze professionali, la fiducia in se stessi e le specifiche abilità lavorative. È importante che i genitori non cadano nel ruolo del mantenitore, ma che incoraggino piuttosto la volontà dei figli di plasmare la loro vita e forniscano il loro supporto nel caso in cui sia necessario un riorientamento professionale. I genitori devono essere d’esempio anche quando vivono delle fasi di disoccupazione, quando devono far fronte a risposte negative e momenti di scoraggiamento, mostrando ai figli di saper gestire la situazione in modo costruttivo. Infatti, i giovani che hanno come riferimento dei modelli positivi, saranno più propensi a fare propri questi comportamenti, diversamente dai giovani che hanno avuto dei modelli negativi.

Se si riesce a instaurare o mantenere un buon rapporto tra genitori e figli, l’ingresso nel mondo del lavoro può essere una fase produttiva ed entusiasmante per tutte le persone coinvolte.

Suggerimenti per i genitori

  • Anche se non avete più voce in capitolo in altri ambiti della vita, i vostri consigli e il vostro sostegno sono importanti per i vostri figli durante la fase di entrata nel mondo del lavoro. Sappiate che i giovani desiderano ricevere meno premure da parte delle madri e più partecipazione da parte dei padri in tale occasione.
  • Prendetevi il tempo necessario: parlate delle idee e dei desideri di vostro figlio o vostra figlia e cercate di intuire i suoi interessi.
  • Per i giovani il mondo del lavoro è ancora un concetto astratto. Date a vostro figlio o a vostra figlia un’idea dei processi, delle regole e dei contenuti del mondo del lavoro parlando della vostra attività.
  • Nel caso in cui le cose non andassero come previsto: incoraggiate vostro figlio o vostra figlia e, se necessario, collaborate con l’azienda formatrice e la scuola professionale. Ma allo stesso tempo fate in modo che la responsabilità rimanga dei giovani e che vengano indicate loro le conseguenze.
  • Offrite incoraggiamento e sostegno nelle fasi di transizione, durante il periodo di prova e gli esami.
  • Se vostra figlia o vostro figlio non trova un impiego dopo aver concluso l’apprendistato: mostrate come gestire in modo costruttivo i periodi di disoccupazione, le frequenti risposte negative e i momenti di scoraggiamento.
  • Incoraggiate la volontà dei vostri figli a plasmare la loro vita e, se necessario, supportate il loro riorientamento professionale.
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