La scuola dell’infanzia, che fatica!

È un grande passo andare alla scuola dell’infanzia per la prima volta. I bambini, ma anche i genitori, reagiscono in modo molto diverso a questo nuovo inizio: alcuni sono spavaldi, stupefatti o curiosi e altri sono tristi per la separazione dalla famiglia. Quello che hanno tutti in comune è che aspettano con ansia il/la docente.
Un nuovo inizio impegnativo
In questa importante fase iniziale la bambina o il bambino ha particolarmente bisogno del sostegno dei genitori, perché ci sono un sacco di cose nuove che l’attendono alla scuola dell’infanzia:
Si deve...
- andare ogni giorno in un posto che è nuovo e restarvi per un lungo periodo di tempo da soli.
- accettare una nuova figura di riferimento e condividerla con molti altri.
- instaurare rapporti con bambini che non si conoscono.
- trovare il proprio posto in un gruppo numeroso.
- partecipare, anche se non se ne ha voglia.
- saper affrontare il confronto.
- imparare che tutti i giocattoli appartengono a tutti.
- esercitarsi ad andare incontro ai desideri degli altri e a mettere da parte i propri bisogni.
- imparare ad andare avanti piuttosto che rinunciare quando le cose non vanno bene come agli altri bambini.
- accettare nuove regole, anche se non corrispondono ai propri desideri.
- riconoscere che gli altri bambini reagiscono in modo diverso.
- saper gestire la nostalgia di mamma o papà e magari anche la gelosia verso un fratello o una sorella minore che può restare a casa.
La nuova vita quotidiana richiede energia
Elaborare tutte le impressioni non abituali e attenersi alle nuove regole è molto faticoso per il bambino. Per questo a volte è irritato, mentre altre volte è solo «stremato» quando torna a casa. È normale. Spesso i bambini della scuola dell’infanzia a casa sono improvvisamente più rumorosi, più insolenti o più irrequieti di prima. Adattarsi e comportarsi correttamente alla scuola dell’infanzia richiede energia. A un certo punto la tensione deve uscire e questo spesso avviene nell’ambiente familiare protetto.
Regredire per andare avanti
Non è raro che il bambino faccia «passi indietro» con l’inizio della scuola dell’infanzia: improvvisamente non sa più mettersi le scarpe da solo, talvolta fa di nuovo la pipì a letto o balbetta. Spesso ciò indica che sta «prendendo la rincorsa» per poter fare il prossimo grande passo in avanti nello sviluppo, come ad esempio entrare nella scuola dell’infanzia.
Reazioni diverse
I bambini affrontano le esigenze della scuola dell’infanzia in modi diversi. Alcuni hanno bisogno di più pace e tranquillità in casa, mentre altri hanno bisogno di molto spazio per sfogarsi. Occorre tenere conto di queste esigenze adeguando le attività del tempo libero alle condizioni del bambino.
Dare tempo
I bambini si sviluppano in modo diverso. Per i genitori ciò significa non preoccuparsi subito se gli altri bambini sono più indipendenti o più audaci del proprio figlio o della propria figlia. Alcuni bambini hanno infatti bisogno di più tempo per abituarsi alla routine della scuola dell’infanzia. Ciò non è insolito. Se il bambino non vuole rimanere da solo alla scuola dell’infanzia, anche dopo un periodo di adattamento prolungato, oppure se il suo comportamento cambia molto (si chiude in se stesso, torna a fare la pipì a letto, diventa aggressivo), è opportuno parlarne con il/la docente. Insieme si può individuare più facilmente il motivo e trovare una soluzione individuale.
Questo testo è un estratto dal capitolo «La scuola dell’infanzia – un mondo nuovo» della Lettera ai genitori 25 «La scuola dell’infanzia». Nell’edizione cartacea di questa Lettera ai genitori vengono trattati tra l’altro argomenti come «Il tragitto casa-scuola», «Il concetto di tempo e i ritmi quotidiani» e «La maestra ha detto che...!».
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