Famiglia & società

Disposizioni legislative in materia di gravidanza e del congedo di maternità

Le coppie in attesa del loro primo figlio sono spesso poco informate sulla situazione giuridica in vigore riguardante il periodo della gravidanza. Un’occhiata al diritto del lavoro.
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Le lavoratrici incinte hanno altri diritti. Pro Juventute fornisce informazioni sui diritti dei lavoratori.

E’ comprensibile che i futuri genitori si concentrino soprattutto sul bambino che stanno aspettando e sul fatto che presto diventeranno una famiglia. Tuttavia, quelli che lavorano dovrebbero informarsi tempestivamente su alcune questioni fondamentali: quanto dura il congedo di maternità? Come funziona il congedo di paternità? A quanto ammonta l’indennità per perdita di guadagno spettante ai genitori? Si può essere licenziati durante la gravidanza? I seguenti approfondimenti spiegano i diritti dei genitori prima del parto.

Maternità e legge sul lavoro

Per le donne in gravidanza che svolgono un lavoro retribuito sono in vigore speciali misure protettive. Lo stesso vale per il periodo successivo al parto: la legge regola anche gli aspetti riguardanti la durata minima del congedo di maternità, il versamento continuato del salario e l’orario di allattamento. Qui di seguito qualche informazione sulla tutela della maternità, per aiutare le lavoratrici a orientarsi.

Lavori vietati prima del parto

  • Se le donne nella loro vita professionale eseguono lavori gravosi o pericolosi, il datore/ la datrice di lavoro deve offrire alle donne incinte un lavoro sostitutivo equivalente e privo di rischi.
  • Alle donne che lavorano di notte, tra le 20:00 e le 6:00, il datore di lavoro deve offrire un‘occupazione diurna equivalente, se la donna incinta lo desidera. Al più tardi nelle otto settimane precedenti il parto è vietato occupare di notte una lavoratrice in attesa. 35a cpv. 4 LL e art. 35b cpv. 1 LL).
  • Se il datore di lavoro non può offrire loro un’occupazione sostitutiva equivalente, le lavoratrici possono decidere di non lavorare più. In questo caso percepiscono l‘80% del salario, ma non sono corrisposti eventuali supplementi previsti per il lavoro notturno (art. 35 e art. 35b LL).
  • La durata ordinaria della giornata lavorativa prevista dal contratto non può essere prolungata e non può in nessun caso superare le nove ore. Questa norma vale anche nel caso in cui nel contratto sia previsto un orario di lavoro diurno più lungo (art. 60 cpv. 1 OLL 1).

Assenze durante la gravidanza

Se, nonostante gli eventuali provvedimenti e i particolari riguardi adottati, il lavoro dovesse essere troppo gravoso, una donna incinta può assentarsi dal lavoro o lasciarlo. Il datore di lavoro deve essere informato in precedenza (art. 35a cpv. 2 LL). La lavoratrice non può però essere licenziata per questo motivo. In mancanza di un attestato di lavoro, il salario non è sempre garantito.

Versamento del salario in caso di incapacità lavorativa

Come in caso di malattia o di infortunio, il datore di lavoro deve versare il salario, per un periodo determinato, alla donna che non può lavorare a causa della gravidanza (art. 324a cpv. 3 CO). Per poter ricevere il salario, la lavoratrice, se il datore di lavoro lo richiede, deve dimostrare mediante un certificato medico che per motivi di salute non può lavorare.

Durata del versamento del salario

Se non è stata stipulata nessuna assicurazione per perdita di guadagno in caso di malattia, la durata di versamento del salario dipende dal numero di anni di servizio presso il datore di lavoro. Molte future mamme lavoratrici e molti futuri papà lavoratori si domandano se e quanto vorranno continuare a lavorare dopo la nascita del bambino. È consigliabile affrontare tempestivamente questo argomento con i datori di lavoro, per chiarire i punti di vista e le possibilità. Durante la gravidanza, il datore di lavoro non ha il diritto di pretendere una risposta vincolante. Le donne incinte non dovrebbero mai interrompere il loro rapporto di lavoro prima del parto, ma dovrebbero aspettare che la gravidanza e il parto siano andati bene.

Informazioni dettagliate sull’indennità di maternità sono reperibili qui oppure sul sito dell'Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS), all’indirizzo www.bsv.admin.ch

Divieto di licenziamento prima del parto

Non si può disdire il rapporto di lavoro di durata indeterminata né durante la gravidanza, né durante le 16 settimane dopo il parto (art. 336c cpv. 1 lett. c Co). Questo diritto viene applicato a partire dal primo giorno della gravidanza e anche nel caso in cui la lavoratrice non sapesse di essere incinta al momento del licenziamento. Se la lavoratrice è in un periodo di prova, il divieto di licenziamento non è applicabile, quindi può essere licenziata. Conformemente alla legge sulla parità dei sessi, un'azienda è tenuta a versare un’indennità, nel caso in cui il licenziamento sia avvenuto a causa della gravidanza. Questo divieto di licenziamento vale unicamente per il datore di lavoro, la lavoratrice può disdire il rapporto di lavoro in qualsiasi momento.

Il congedo di paternità è ufficiale

Da gennaio 2021 i padri lavoratori in Svizzera hanno diritto a un congedo di paternità pagato della durata di due settimane. Entro sei mesi dalla nascita del bambino, i neopapà possono usufruire di dieci giorni lavorativi liberi. I padri possono stabilire autonomamente se usufruire di questi dieci giorni tutti in una volta oppure se suddividerli. Maggiori informazioni sul congedo di maternità e paternità sono reperibili qui.

Questo testo fornisce informazioni sui diritti delle future mamme in gravidanza. In un secondo testo viene trattato l’argomento del ritorno al lavoro e del lavoro con i bambini. Entrambi i testi contengono estratti della Lettera Special e«Conciliare famiglia e lavoro» di Pro Juventute. Per ordinare la Lettera speciale. Per informazioni sulle lettere ai genitori o su altre lettere speciali.

Consigli per genitori

  • In qualità di futuri genitori, informatevi già durante la gravidanza sui vostri diritti.
  • Siate consapevoli che durante la gravidanza la donna è protetta dal divieto di licenziamento. I datori di lavoro sono tenuti a osservare specifiche norme giuridiche nei confronti delle future mamme.
  • Le mamme hanno diritto al congedo di maternità disciplinato dalla legge. Da gennaio 2021 è in vigore anche un congedo di paternità disciplinato dalla legge.
  • Sono disciplinati dalla legge anche i tempi dedicati all’allattamento. Vale quindi la pena conoscere queste disposizioni.
  • La legge federale sugli assegni familiari stabilisce che ai genitori spetta un assegno mensile per ogni figlio. Informatevi presso il vostro cantone sulla somma che vi spetta.
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